Intervista al DS Matteo Somaschini

Il direttore sportivo Matteo Somaschini, ha vissuto una stagione intensa, sotto ogni punto di vista. Una figura, ed una persona, molto importante all’interno della società moltenese. Una stagione vissuta al fianco dei dirigenti, dello staff tecnico e della squadra.Certamente anche lui sognava qualcosa di importante al termine della stagione per il team del Salumificio Riva Molteno. Lo abbiamo intervistato per sentire le sue considerazioni di questa stagione appena conclusa.
Matteo, a livello personale e del ruolo che ricopri, che stagione è stata?
<< A livello personale è stata comunque una stagione molto positiva, a livello del ruolo che ricopro invece è stata una stagione diversa rispetto a quella dello scorso anno in Serie A1, in termini di gestione ed organizzazione. Sono ovviamente due campionati totalmente differenti tra loro >>.
Personalmente come giudichi il cammino della prima squadra?
<< Penso che sia stato un cammino dai due volti, il primo fino a Natale più complicato, per il cambiamento tecnico e tattico che Branko Duminic ha insegnato ai nostri ragazzi nella prima parte della stagione. Da gennaio ed in generale nel girone di ritorno, c’è stato un cambio di marcia con i nuovi meccanismi messi in campo, ed i risultati si sono visti >>.
Le tue considerazioni sul lavoro del tecnico, dello staff e della squadra?
<< Dumnic ha sposato sin da subito il nostro progetto, basato sui giovani e venedo quindi nella nostra società. È un grande allenatore, ed insieme ad Esteban Alonso e Davide Campestrini, ha fatto un lavoro eccezionale nelle scuole e nel nostro vivaio. Siamo certi che negli anni a venire questi risultati si vedranno sempre di più, e questo per una realtà come la nostra è di fondamentale importanza, per mettere delle solide basi per il futuro.
A livello di staff credo che ormai abbiamo raggiunto un buon livello, con un’ottima organizzazione, che verra’ ulteriormente ampliata con nuove figure.
Sulla squadra, come anticipato, c’è stata una crescita che è sotto gli occhi di tutti, esempi come Lorenzo Galizia e Davide Tagni diventati nel corso della stagione punti fermi della prima squadra, ma anche alcuni giovani tra cui Leonardo Colombo, Riccardo Crippa, Riccardo Bonanomi, oltre a Lorenzo Redaelli rientrato dopo un lungo infortunio, sono stati in grado di prendersi minuti importanti durante questo campionato >> .
Cosa ci vuole per rivedere il Molteno nella massima categoria?
<< Non credo manchi molto. Sicuramente occorre una rosa più lunga e l’esperienza durante alcuni momenti della stagione >>.
Il Molteno è una società che lavora molto per la crescita dei giovani. Un tuo giudizio sul lavoro che si sta facendo?
<< Come detto prima, la società ha investito molto in questa stagione nel settore giovanile, e nelle scuole col il progetto creato da Gianni Breda che ha visto portare a Molteno oltre duecento bambini il primo maggio, per il torneo finale del progetto scuole. Siamo già al lavoro per programmare la prossima stagione con un nuovo progetto nelle scuole del territorio che aderiranno al nostro progetto. È fondamentale questo lavoro per una società come la nostra >>.
Matteo, infine un ringraziamento ed un saluto?
<< Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno aiutato in questa stagione la società, non faccio nomi per non dimenticare veramente nessuno. Un grazie va alla parrocchia di Molteno che ci permette di utilizzare il rinnovato PalaSangiorgio, l’autentica casa della Pallamano Molteno, al comune che ci è sempre vicino, e non per ultimo a tutti gli sponsor che ci sostengono in questo progetto e che senza di loro tutto questo non sarebbe possibile. Infine un ringraziamento particolare va ai nostri splendidi tifosi che quest’anno hanno dimostrato grande affetto alla squadra ed alla società, creando una cornice di pubblico invidiata nel panorama nazionale. Insomma un vero grazie a tutti! >>.